E-Commerce Trend 2024: i 6 principali
Il 2024 sta arrivando e il successo degli e-commerce in Italia è sempre più esplosivo, soprattutto per le
PMI online. Vediamo in questo articolo quali saranno i trend da implementare nella tua strategia di
vendita.
Mobile e social commerce
Facebook, TikTok e Instagram sono diventati e stanno diventando sempre di più canali fertili di visibilità e vendita per i brand di tutte le dimensioni, dai big a quelli di nicchia.
Importante quindi per le aziende che vendono online non solo essere presenti attivamente e il più possibile quotidianamente sui social, ma anche trasformare la propria piattaforma in un canale di vendita, grazie agli strumenti e alle sezioni dei profili messi a disposizione dalle piattaforme social.
Un altro elemento da tenere in considerazione è l’ottimizzazione mobile del proprio e-commerce, in modo da favorire una navigazione utente e un’esperienza di acquisto fluida, piacevole e coerente.
Interessante per il 2024 il trend dell’influencer marketing come strategia di vendita. Per implementare questo trend nella tua strategia non hai bisogno per forza di grandi nomi.
Puoi partire dal basso, dall’ingaggio di uno o più micro e nano influencer e vedere che tipo di risultati ottieni. Potresti scoprire un nuovo e interessante modo di vendere online!
Pagameni diversificai e resi flessibili
Per questo motivo fornire al cliente diverse opzioni di pagamento è senza dubbio una strategia vincente, che permette al brand di finalizzare le vendite, accorciando il funnel e diminuendo drasticamente l’abbandono del carrello.
PayPal è il metodo di pagamento online preferito ma sta prendendo sempre più campo l’acquisto con rateizzazione a tasso zero, che permette un acquisto rapido e un pagamento più comodo e dilazionato.
Se il brand metterà a disposizione la possibilità di reso immediato con rimborso totale, allora la strategia sarà ancora più forte.
Un esempio vincente di questo metodo? Amazon. In questo modo chi acquista lo farà non solo a cuor leggero ma avrà già, al momento dell’acquisto, la consapevolezza che, in caso di non soddisfazione, potrà riavere i suoi soldi interamente e velocemente.
RA e RV
Quante volte hai acquistato online oggetti, vestiti, mobili a scatola chiusa? Siamo sicuri, molte volte,
come noi. Sarebbe bello poter vedere in anticipo, prima di concludere l’acquisto, come si abbina un
mobile ad un ambiente della nostra casa o quale colore di una t-shirt ci dona di più.
Tutto ciò sarà possibile grazie alla RA (Realtà Aumentata) e alla RV (Realtà Virtuale). Non sono la stessa
cosa? No. Sono simili, ma offrono esperienze di uso differenti.
La RA permette di mixare uno scenario reale con uno virtuale. Con la RA, per esempio, è possibile
inserire un mobile che vorremo acquistare per la nostra cucina all’interno di una foto della nostra cucina.
In questo modo saremo in grado di vedere prima di acquistare se le dimensioni sono giuste e come si
fonde con il nostro ambiente.
La RV permette, invece, di creare da zero scenari totalmente virtuali e potercisi immergere all’interno.
Utilissima, per esempio, se vogliamo comprare un paio di scarpe che andremo completamente a
personalizzare o se vogliamo visitare una casa che sogniamo di comprare o un’auto che vorremmo
provare prima di investire i nostri risparmi.
Due scenari che stanno iniziando a prendere campo e siamo sicuri, saranno via via sempre più diffusi e
utilizzati, da piccoli e grandi brand.
Sostenibilità della filiera
I brand che inseriscono nella loro strategia di vendita la dimensione valoriale del fare del bene all’ambiente e alle persone godono di maggiore affidabilità e credibilità.
È solo una questione di parole? Tutt’altro. Il consumatore è sempre più consapevole delle strategie di marketing che fanno da sfondo alla vendita dei prodotti e, di conseguenza, è in grado di distinguere un brand che parla soltanto da uno che agisce concretamente.
Sarà sempre più importante quindi, per i brand, curare la sostenibilità lungo tutta la loro filiera produttiva, dalla qualità delle materie prime al packaging con il quale distribuiscono i loro prodotti.
Un recentissimo caso? Quello Ferragni, che non ha bisogno di ulteriori commenti.
Shopping vocale e chatbot
Quali sono le ragioni di tale successo? Sicuramente la crescente diffusione dei dispositivi smart, da quelli indossabili a quelli presenti nelle nostre case.
Secondariamente, il progressivo abbandono della dimensione scritta della lingua a favore di quella vocale che permette scambi più rapidi, in contesti nei quali scrivere sarebbe difficoltoso. Per certi versi, potremmo dire, un’involuzione all’oralità.
Insieme alla dimensione orale dell’acquisto sarà sempre più diffuso l’utilizzo dei chatbot, assistenti virtuali sempre più edoH, in grado di simulare quasi perfettamente il comportamento umano e fornire all’utente rapida assistenza in caso di necessità e, nei casi più evoluti, un’esperienza di acquisto personalizzata.
Omnicanalità
L’omnicanalità permette e permetterà sempre di più una maggiore continuità nell’esperienza di acquisto dal mondo virtuale al mondo fisico. Un trend che abbiamo visto sorgere agli albori degli anni 2000 in particolar modo nel settore tech ma che è destinato a occupare le scene in modo sempre più capillare, in tutti i settori.
La continuità di acquisto non rappresenterà solo un vantaggio per i clienti ma anche una interessante opportunità per marketer e venditori fisici che potranno esplorare, in questo modo, nuove e interessanti opportunità di collaborazione.
Un esempio? Il sempre più utilizzato “click and collect” che permette all’utente di acquistare un prodotto online e di ritirarlo direttamente nel punto vendita fisico più vicino.
Una strategia di vendita che offre continuità di acquisto e umanizza il brand, dotandolo di una
dimensione reale e fisica ancora necessaria nel processo di vendita.